Smart working è una parola entrata prepotentemente nel nostro lessico. La pandemia ha introdotto la pratica del lavoro agile, o da casa, che per molti non è più solo occasionale, ma ormai un’abitudine quotidiana.
Secondo il World Trend Index, l’indagine di Microsoft condotta sullo stato del posto di lavoro attraverso un campione di 30mila persone in 31 Paesi, in Italia siamo sempre ben oltre la media per i risvolti negativi.
Il 68% degli intervistati sostiene di essere sovraccaricato di lavoro con l’avvento del lavoro in remoto dovuto alla pandemia, contro il 54% della media mondiale. Così non stupisce che in Italia siano meno le persone che vorrebbero continuare con il lavoro flessibile ossia 65% contro la media del 73%.
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Perché il lavoro flessibile non dovrebbe rimanere la norma?
In Italia i 600mila che avevano già adottato questa modalità sono diventati 6 milioni alla fine della prima fase della crisi sanitaria. Si può lavorare da remoto, ma non crescere, collaborare o condividere le proprie esperienze con successo lavorando per l’appunto a distanza.
L’ufficio è il luogo nel quale la cultura aziendale prende vita, dove le persone possono contribuire in modo personale al raggiungimento degli obiettivi. Per questo la sede del lavoro non cesserà di esistere, ma sarà adeguata alle nuove esigenze.
Quest’anno Google prevede di investire 7 miliardi di dollari per ampliare i propri uffici e i data center in 19 stati americani. Un miliardo sarà destinato esclusivamente allo stato della California.
L’obiettivo non è “controllare” i comportamenti dei singoli dipendenti, ma individuare degli appositi modelli per migliorare la loro produttività. E la tecnologia ci aiuterà a rendere ibridi gli ambienti di lavoro.
In quest’ultimo anno abbiamo imparato a conoscere meglio tre strumenti di lavoro collaborativo:
- Miro è una lavagna virtuale e interattiva per la collaborazione visiva in tempo reale del team. Pensata per avere sott’occhio foto, video, note adesive, documenti e file di Google Drive su una tela infinita.
- TimeCamp permette di tracciare il tempo impiegato per qualsiasi attività lavorativa appartenente al progetto di un cliente facendo partire un timer.
- Trello è un tool utile per organizzare l’agenda, il lavoro e monitorare l’andamento dei progetti. Altre due valide alternative sono ClickUp e Asana.
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