Archive for category: Digital Marketing

Email marketing: l’importanza della segmentazione del tuo pubblico

Email marketing: l’importanza della segmentazione del tuo pubblico

Partiamo da un’affermazione che sentiamo spesso: “l’email marketing è una perdita di tempo”.
Sarà vero? Sicuramente l’invio massivo di email, con qualunque prodotto e servizio a sconosciuti utenti della tua
newsletter, non ti permetterà di coltivare un rapporto con loro. Anzi si rischiano anche sanzioni quando la lista di
indirizzi email non è stata acquisita nel pieno rispetto del GDPR.
Sta a noi identificare come e quando inviare le nostre comunicazioni di posta catturando l’interesse del pubblico, in
modo che decida spontaneamente di acquistare un tuo prodotto o servizio. Per questo motivo è fondamentale
tracciare la mappa del tuo percorso di acquisizione clienti e segmentare la tua lista contatti.
Vediamo come agire per organizzare i contenuti della tua newsletter in base alle liste di utenti:

1. Non clienti (chi conosce l’azienda e ha interagito con le tue inserzioni, ma non ha compiuto specifiche azioni verso i tuoi contenuti)

Contenuti consigliati:
● racconta perché dovrebbe scegliere la tua azienda o il tuo prodotto piuttosto che la concorrenza
● trasmetti il valore dei tuoi prodotti grazie alla riprova sociale (testimonianze, case history di clienti soddisfatti,
risultati raggiunti che ti rendono autorevole ai suoi occhi e così via).
Non tutti i contatti presenti nel tuo database sono uguali. Attraverso un’opportuna segmentazione del database puoi
monitorare ad esempio ogni quanto i tuoi clienti acquistano nell’arco di un determinato periodo.
In ComoComunica non valutiamo la strategia di email marketing solo dalle interazioni degli iscritti sui contenuti inviati,
ma guardiamo anche le metriche di vanità come click-through-rate, open e conversion rate. Per qualsiasi curiosità
riguardo la tua attività di e-mail marketing, non esitare a contattarci attraverso il nostro form
https://comoco.it/contattaci/.

2. Interessati a un determinato prodotto o servizio (chi abbandona il carrello di un ecommerce o ha scaricato i tuoi materiali gratuiti, richiede informazioni o un preventivo lasciandoti i suoi dati)

Contenuti consigliati:
● fornisci ulteriori motivazioni affinché scelga il prodotto di suo interesse mostrando recensioni positive;
● nel caso di un ecommerce offri un piccolo sconto
Le interfacce dei numerosi tool di email marketing sono diverse, ma le funzionalità sono simili per quanto riguarda la
gestione delle liste. Pertanto alla base dell’utilizzo di questi strumenti è importante aggiornare le impostazioni relative
ai comportamenti del pubblico presente nella tua lista.
Scrivici un’email a info@comoco.it, chiamaci al 0314490536 o vieni a trovarci presso la nostra sede in Via Scalabrini,
2/4 a Como per ricevere maggiori informazioni in merito.

3. Clienti (chi ti ha già dato la sua fiducia acquistando ad esempio sul tuo ecommerce)

Contenuti consigliati:
● coinvolgilo nel post vendita con un sondaggio o iniziative che riguardino una raccolta punti
● proponi prodotti che completano e integrano il suo acquisto (up/cross selling)
● coccolalo nel tempo ricordandogli che ha fatto bene a sceglierti come suo fornitore.

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Twitter: monetizzare i contenuti, gruppi per la community e altro

Twitter: monetizzare i contenuti, gruppi per la community e altro

Twitter nasce nel 2006 in California come servizio di notizie e microblogging. Nel 2018 è arrivato a 321 milioni di utenti attivi al mese, un fatturato di oltre 2,5 miliardi di dollari l’anno e un valore di mercato pari a 10 miliardi di dollari.

Nel 2020 abbiamo visto una crescita del numero di iscritti del 20% rispetto agli anni precedenti, ma una diminuzione del fatturato, penalizzato anche dagli attacchi hacker che ha visto colpiti account di personaggi molto noti.

Attualmente le persone che visitano la piattaforma sono circa 500 milioni al mese; non tutti però sono iscritti al social, Twitter permette infatti di visualizzare gli altri account senza dover possedere un proprio profilo.

Siamo a disposizione nel caso avessi domande o volessi ricevere chiarimenti in merito ad alcune funzioni https://comoco.it/contattaci/

Il social network cinguettante

L’audience di Twitter è adulta e il 63% degli utenti ha un’età compresa tra i 35 e i 65 anni. Vediamo anche una differenza di genere notevole, infatti il 66% degli utenti sono uomini e solo il 34% donne. La sua crescita è stata costante nel tempo in quanto a metà del 2000 era considerato il più grande rivale di Facebook (nato nel 2004). Se però Facebook è stato pensato per essere una piattaforma di intrattenimento, Twitter invece è stato progettato per essere una piattaforma di informazione e uno strumento per fare giornalismo partecipativo.

La sua grafica è semplice e con poche funzioni che lo rendono facile da usare. È un canale perfetto anche per le aziende che vogliono raccontarsi e aggiornare il loro pubblico in modo distinto e formale. Un messaggio può avere un testo di massimo 280 caratteri, quindi deve essere conciso in modo da comunicare senza perdere l’attenzione dell’utente. Secondo uno studio del 2014 ben il 44% delle persone sulla piattaforma, che hanno un profilo, non twittano, ma sono iscritte per restare aggiornate.

Nel caso volessi ricevere maggiori informazioni su come iniziare a usare Twitter per il tuo Business, puoi scrivere un’email a info@comoco.it, chiamarci al 031 4490536 o venire a trovarci presso la nostra sede in Via Scalabrini, 2/4 a Como.

Ecco le ultime novità di Twitter:

Super Follow

Twitter ha presentato un progetto che vede la creazione di un nuovo modo per gli utenti di poter monetizzare il proprio profilo. Chi ha un seguito rilevante potrà creare dei contenuti premium a pagamento. I followers potranno visualizzarli pagando un’iscrizione mensile che permetterà loro di accedere ai contenuti extra, avere l’accesso ‘vip’ ai gruppi dedicati alla community e un badge da poter inserire nel proprio account per mostrare di essere parte di una fandom. Il costo dell’abbonamento è previsto essere di 4.99 dollari al mese.

Twitter Community

In futuro Twitter introdurrà i gruppi sulla propria piattaforma in modo che persone con gli stessi interessi, hobby e gusti potranno incontrarsi e avere conversazioni. Sarà un modo per stringere amicizie e trovare nuovi potenziali followers.

Birdwatch contro la disinformazione

Twitter ha deciso di combattere le fake news. Le notizie che sembreranno false saranno accompagnate da un ‘birdwatch’, cioè l’uccellino simbolo di Twitter che strizza un occhio. Twitter ha deciso anche di eliminare quei profili che contribuiscono alla disinformazione. Questa nuova feature verrà prima testata negli Stati Uniti.

Torna la spunta blu

Dal 2021 questa feature verrà sbloccata. Le categorie che potranno richiederla saranno 6: account governativi, aziende, marchi conosciuti, organizzazioni no profit rilevanti, VIP e personaggi attivi nel mondo dello sport, attivisti o persone influenti, che possono essere considerate ‘Twitter influencers’.

 

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YouTube: i prossimi cambiamenti alle funzionalità e agli strumenti per creator

YouTube: i prossimi cambiamenti alle funzionalità e agli strumenti per creator

YouTube è la piattaforma social più seguita di sempre con i suoi oltre due miliardi di utenti fissi, che equivalgono a un terzo delle persone che usano Internet. I suoi incassi rappresentano ben il 10% degli incassi complessivi Google. Google ha sempre mantenuto una certa segretezza sui reali ricavi di YouTube, che ha svelato per la prima volta solo nel 2019.

Il social porta al colosso del web un fatturato di 15.5 miliardi di dollari prodotti dalla vendita di spazi pubblicitari. La maggior parte degli utenti ha dai 18 ai 34 anni e il dispositivo più usato per accedervi è lo smartphone. È diffuso in più di 100 paesi con parlanti di oltre 80 lingue. Ogni singolo giorno vengono consumate un miliardo di ore di contenuti. Ecco alcune novità di YouTube 2021:

Più pubblicità

Da novembre 2020 YouTube ha annunciato ufficialmente che anche i canali YouTube che non fanno parte del programma creators “Youtube Partner Program“ diventeranno spazi pubblicitari.

I creators che fanno parte del programma continueranno a essere pagati per il servizio, mentre quelli che non ne fanno parte non riceveranno un compenso. Questa nuova politica, oltre ad incrementare i guadagni Google, vuole portare più persone ad iscriversi alla piattaforma ‘YouTube Premium’ che è una versione di YouTube a pagamento in cui la pubblicità è assente.

Il ‘Youtube Partner Program’ per poter monetizzare il proprio canale rimane comunque attivo per tutti quei canali che hanno raggiunto i requisiti richiesti cioè aver raggiunto più di 1000 subscribers e 4000 ore di visualizzazione complessiva nell’arco di 12 mesi.

Con la pubblicità video su YouTube paghi solo quando le persone guardano i tuoi annunci. Inizia a utilizzarla oggi stesso. Non aspettare! Comocomunica ha vasta esperienza in questi tipologia di servizio tanto da supportare molti clienti > https://comoco.it/contattaci/

Gli ‘Shorts’ di YouTube e le loro feature

Nel 2020 seguendo le orme degli altri social per contenere il fenomeno TikTok, anche Youtube ha introdotto gli ‘Shorts’. Mini video di 15 secondi che seguono il format di TikTok.

Il lancio di prova della nuova versione è stato nel settembre 2020 in India (dove TikTok è stato bannato dal governo) e ha avuto enorme successo con 3.5 miliardi di visualizzazioni di Shorts tutti i giorni. Ora Youtube è pronto a lanciare l’ultima versione in altri paesi e a marzo 2021 approderà negli USA.

Se la versione 2020 non aveva monetizzazione, ora nella versione 2021 c’è una nuova feature: l’applausometro. Gli utenti potranno mostrare il loro gradimento lasciando un applauso e l’insieme di applausi ricevuti si trasformerà in una fonte di guadagno per il creator.

Vuoi far decollare il tuo progetto online? Raccontacelo > al telefono 0314490536, di persona in Via Scalabrini, 2/4  Como o via mail se preferisci a info@comoco.it

YouTube avrà presto video a 4K e possibilità offline

YouTube TV è un servizio che è stato introdotto nel 2017 e che permette di vedere più di 85 canali in diretta e video on demand. È stata creata in competizione con le tv a pagamento. YouTube ha da poco annunciato che nel 2021 sarà possibile guardare i contenuti a risoluzione 4K.

L’utente sarà in grado di usufruirne solo con le tv ad ultima generazione 4K e una connessione internet in grado di supportare questo tipo di risoluzione. YouTube ha annunciato inoltre che sta lavorando sulla opzione di poter salvare o registrare i contenuti in modo da poterli vedere in modalità offline in un secondo momento.

YouTube sta lavorando al suo e-commerce

Ancora non è chiaro quando e come questa feature diventerà ufficialmente disponibile. YouTube ha però annunciato che sta lavorando sulla possibilità di poter fare acquisti direttamente dalla piattaforma. Per ora si stanno effettuando i primi test nel campo del beauty e dell’elettronica. Questo renderà più facile agli utenti di acquistare i prodotti che vedono in pubblicità o nei video.

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Il Video marketing per comunicare in modo efficace i tuoi contenuti

Il Video marketing per comunicare in modo efficace i tuoi contenuti

I video sembrano essere al momento i contenuti che appassionano e coinvolgono di più gli utenti. Le piattaforme hanno determinato le caratteristiche dei video che oggi vengono fruiti maggiormente da mobile.

Sulla scia di TikTok, che domina le classifiche mondiali come l’app più scaricata, anche Instagram nel 2020 ha dato vita ai mini video di 15 secondi chiamati Reels, dopo le Instagram Stories che durano solo 24 ore e la IGTV che supporta video da più di 1 minuto.

Tutto ciò dimostra che sono i video, a formato corto, a dominare il mercato e che in futuro la loro influenza aumenterà sempre di più. Secondo uno studio della multinazionale Cisco System si prospetta che l’82% dei contenuti sarà di questa tipologia entro il 2022.

YouTube Vs Twitch

Per sviluppare una strategia di video marketing efficace e coerente per i social media e il sito web è necessario partire dagli obiettivi e dal pubblico a cui sono indirizzati.

Possiamo seguirvi e supportarvi: dall’analisi delle esigenze fino all’operatività quotidiana. E per un consulenza sulla corretta impostazione delle campagne siamo a vostra disposizione. Contattateci: email info@comoco.it tel. 0314490536

Un’azienda che voglia aprire un proprio canale YouTube dovrebbe prestare attenzione all’ottimizzazione SEO dei contenuti, alle keyword, alle meta description e ai tag. La funzionalità “Video Chapters“, ovvero la suddivisione dei video in capitoli, è molto apprezzata dagli utenti, perché permette di raggiungere velocemente il momento desiderato in un video che dura un’ora.

Al raggiungimento dei 300 iscritti è possibile fare advertising tramite Google Ads (in quanto YouTube è proprietà di Google); ad esempio se l’obiettivo della campagna è l’aumento della visibilità del canale, esiste  una tipologia adatta e preferibile di annunci. Infatti con un budget di almeno 5€ al giorno si possono effettuare dei test per capire se un video è più performante degli altri.

Tra le piattaforme social dedicate allo streaming video c’è Twitch: lanciato nel 2011, come spin-off della piattaforma Justin.tv, venne comprato nel 2014 da Amazon e ogni mese sono attivi su di esso circa 4 milioni di italiani, soprattutto uomini (67%) e studenti (24%), con focus su scienza, tecnologia e musica.

A differenza di YouTube, che ha un core video, Twitch si basa sul concetto di broadcasting e sta investendo negli e-Sport e in altri settori attraverso creators del mondo musicale, beauty, fashion & fitness.

Inoltre viene messo a disposizione delle aziende un marketplace, dove si possono commissionare attività (es: 15 minuti di gioco X con relativo brief) mentre gli streamer decidono di scegliere e di accettarle al compenso concordato.

Se siete interessati, non esitate a contattarci per ulteriori informazioni, supporto o consulenza attraverso il nostro form https://comoco.it/contattaci/.

 

Brand Digital Reputation: come gestire correttamente la reputazione online

Brand Digital Reputation: come gestire correttamente la reputazione online

Secondo il World Economic Forum la digital reputation rappresenta il 25% del market value di un’azienda. Il Web e i social media assumono un ruolo primario per la costruzione di una solida reputazione di un brand, prodotto o servizio.

 

Non si può pensare che i social network siano compartimenti stagni; anzi essi sono luoghi in cui far crescere le community che contribuiscono a migliorare l’immagine dell’azienda. Bisogna innanzitutto ascoltare e non solo misurare, imparando a valutare l’efficacia delle attività svolte e le conversazioni degli utenti anche sui canali non ufficiali per metterle in relazione con la strategia del Brand.

 La migliore valutazione della fornitura di servizi. stelle gialle luminose e una mano femminile con un dito indice su uno sfondo rosso Foto Premium

Le cause di una Social Media Crisis possono avere origine interna o esterna:

  1. nel primo caso si tratta di situazioni generatesi a partire dal contenuto pubblicato dal brand;
  2. nel secondo caso dipendono da notizie che possono avere un impatto sul brand. Es: l’assonanza del nome del virus con quello dello storico marchio messicano di birra Corona ha provocato perdite dei ricavi per circa 285 milioni di dollari.

 

La gestione su tre livelli in base alle potenziali cause della crisi

In entrambe le suddette situazioni è indispensabile elaborare un efficace processo di gestione della crisi che viene adattato alle esigenze, dimensioni e caratteristiche di ogni cliente.

  • Priorità LOW
  • Problematiche: Critiche alle pubblicazioni, battute ironiche sul contenuto pubblicato, insulti al brand/azienda/protagonisti dei social post;
  • Professionisti: Community Manager, Social Media Strategist e Responsabile Area;
  • Azioni: Risposta cortese alle critiche, cancellazione dei post offensivi che non osservano i principi di rispetto della persona condivisi nella netiquette,ossia il complesso delle regole di comportamento volte a favorire il rispetto tra gli utenti.
  • Priorità MEDIUM
  • Problematiche: Lamentele sui prodotti/servizi, riferimenti a casi di cronaca;
  • Professionisti: Community Manager, Social Media Strategist, Responsabili Area e Ufficio Stampa;
  • Azioni: Richiesta di supporto ai responsabili preposti, confronto con ufficio stampa su risposte relative a fatti di cronaca (posizione ufficiale), risposta cortese alle critiche fornendo i riferimenti necessari per ottenere maggiori informazioni su quanto richiesto.
  • Priorità HIGH
  • Problematiche: Attacco diretto al management
  • Professionisti: Community Manager, Social Media Strategist, Responsabili Area, Ufficio Stampa e soggetti coinvolti (o loro referenti);
  • Azioni: Comunicazione immediata all’Ufficio Stampa, condivisione delle risposte ufficiali con Ufficio Stampa medesimo ed eventuale risposta alle critiche.

Liquid - La gestione dei Social Media in azienda - Alessandro Santambrogio

La prevenzione della crisi con una corretta gestione dei social media

Con una strategia di crisis management è possibile non solo prevenire le crisi, ma anche cogliere delle occasioni per trasformarle in opportunità di crescita per il brand. Sintetizziamo alcune regole del Community Management:

  • creare un dialogo con il pubblico puntando ad una fidelizzazione della follower base;
  • armonizzare il tone of voice del brand sui diversi canali, non ignorare le critiche e rispondere alle richieste degli utenti (commenti ai post del brand, menzioni dirette e messaggi privati);
  • eliminare solo i commenti ritenuti lesivi dell’immagine aziendale e offensivi del rispetto della persona (insulti razziali, istigazione all’odio e alla violenza, propaganda politica);
  • eliminare i contenuti ritenuti spam con link promozionali (nel caso in cui sia stato abilitato il divieto di pubblicazione di post agli utenti).

 

La gestione dei social media non si esaurisce con la pubblicazione dei contenuti; essa s’inquadra in un contesto più ampio che vede al centro il monitoraggio e l’ascolto delle conversazioni.

Siamo a disposizione per supporto e consulenza sull’impostazione della vostra Social Media Policy aziendale. Contattateci https://comoco.it/contattaci/

LinkedIn: come gestire la pagina aziendale in sinergia con i profili personali

LinkedIn: come gestire la pagina aziendale in sinergia con i profili personali

LinkedIn serve solo per trovare lavoro”, “Il profilo è il formato digitale del mio cv” oppure “A cosa mi serve se non cerco lavoro?” Sfatiamo insieme questi luoghi comuni: LinkedIn è nata come piattaforma per la ricerca di nuova occupazione, ma con il tempo si è trasformato anche in un canale di marketing e generazione di prospect per professionisti e aziende.

 

Creare un profilo LinkedIn e una pagina aziendale da soli non bastano ma sono invece necessari alcuni accorgimenti per aumentarne l’efficacia:

  • ottimizzare la pagina per i motori di ricerca identificando le parole per le quali vorrai che la tua azienda venga classificata prestando attenzione alla sua descrizione;
  • creare un piano editoriale pubblicando con costanza contenuti specifici che possano interessare il tuo pubblico e aumentino il ranking della pagina;
  • realizzare una landing page affinché i prospect possano “atterrare“ su una pagina per ulteriori approfondimenti.

 

Una buona strategia aziendale deve includere i profili dei collaboratori

Gli utenti privilegiano l’interazione con le persone rispetto a quella con i brand su LinkedIn perché non è consentito ricevere e inviare messaggi alle pagine aziendali e quindi decidono di interfacciarsi direttamente con i profili che rappresentano l’azienda.

 

I collaboratori dovrebbero impegnarsi a utilizzare il proprio profilo per promuovere l’azienda:

  • condividendo gli aggiornamenti della pagina aziendale e amplificando così la visibilità dei post;
  • creando contenuti di valore che promuovano l’azienda;
  • coltivando nel tempo la cerchia di collegamenti.

 

L’importanza di definire la tua strategia su LinkedIn 

Per creare i presupposti per una futura opportunità di business l’azienda deve:

  1. identificare obiettivi da raggiungere. Es: acquisire ogni mese almeno 2 nuovi clienti tramite LinkedIn che effettuano un primo ordine di almeno 2500€+IVA;
  2. definire l’identikit del prospect nella vita reale. Es: se il potenziale cliente è il responsabile Acquisti sarà opportuno ricercare anche termini in lingua inglese come Purchasing Manager o Buyer e per sigle/acronimi come Chief Financial Officer (CFO);
  3. avere una proposta unica di valore da offrire ai clienti utilizzando uno specifico linguaggio;
  4. pianificare le attività da svolgere e i contenuti da pubblicare che risolvano dei problemi comuni alla tua buyer persona;
  5. sponsorizzare i contenuti della pagina per allargare il pubblico di potenziali clienti ai quali mostrarli dedicando un apposito budget;
  6. verificare che le azioni compiute producano risultati concreti come il numero di visitatori che accedono al sito internet della tua azienda e/o blog personale provenendo da LinkedIn oltre alle statistiche offerte da LinkedIn per l’analisi del/la:
  • profilo personale (chi ha visitato il tuo profilo? visualizzazioni del post, comparse nei motori di ricerca etc.);
  • pagina aziendale (visitatori unici, nuovi follower, visualizzazioni del post, clic sul pulsante personalizzato).

 

Vantaggi dell’attivazione di Sales Navigator

Con Sales Navigator, lo strumento migliore per fare Lead generation su LinkedIn, si possono:

  • conoscere tutti i profili che hanno visualizzato il tuo profilo negli ultimi 90 giorni (la versione free solo negli ultimi 10);
  • utilizzare InMail per inviare un messaggio a una persona al di fuori del tuo network;
  • salvare le ricerche effettuate che si aggiorneranno automaticamente quando ci saranno nuovi profili corrispondenti ai requisiti richiesti;
  • utilizzare un gran numero di filtri per selezionare i prospect che ci interessa raggiungere (anche collegamenti di 3° grado). 

Se vuoi parlarci del tuo progetto sulla piattaforma delle relazioni “human to human” e ricevere la nostra consulenza, non esitare a contattarci qui https://comoco.it/contattaci/

 

Le ultime novità di Facebook per il 2021

Le ultime novità di Facebook per il 2021

La pandemia che ha colpito il mondo nell’ultimo anno ha limitato notevolmente le interazioni sociali reali, segnando un’impennata di successo per le interazioni sociali digitali.

Il colosso Facebook ne è un esempio. Il suo team ha comunicato come nel 2020 gli utenti attivi a base mensile sono arrivati ai 2,47 miliardi, ben il 12% in più rispetto al 2019. Questo ha segnato un conseguente enorme incremento economico per il Social Network che, nel suo terzo trimestre del 2020, ha reso pubblico il suo bilancio con un fatturato di 21,5 miliardi di cui 7,8 miliardi di utile netto.

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Facebook ha inoltre importanti novità in serbo per i primi mesi del 2021, vediamole insieme:

  • SCOMPARIRÀ IL TASTO ‘MI PIACE’ DALLE PAGINE: È da poco arrivato l’annuncio ufficiale che presto il tasto ‘mi piace’ sulle pagine scomparirà per sempre. Verrà sostituito con il tasto ‘segui’ introducendo finalmente anche su Facebook l’idea di Follower. Questo aiuterà molto i personaggi pubblici e gli influencer a capire in modo chiaro qual è la propria fan base.

 

  • FACEBOOK CONTRO LA DISINFORMAZIONE: Dopo lo scandalo Cambridge Analytica del 2018, che ha fatto perdere credibilità a Facebook davanti a miliardi di utenti, il social ha deciso di ristabilire un rapporto di fiducia diventando un paladino contro la disinformazione. Al momento si sta impegnando ad eliminare tutte le fake news sui vaccini e su covid-19. Le uniche informazioni a cui è permesso circolare sono quelle in accordo con l’Organizzazione Mondiale della Sanità e con altre organizzazioni sanitarie riconosciute. Facebook, inoltre, sta portando avanti una campagna in cui donerà a organizzazioni e istituzioni umanitarie 120 milioni di dollari utilizzabili in Facebook Ads per diffondere notizie reali e veritiere. 

 

  • FACEBOOK NEWS: Ecco approdare la nuova sezione ‘Facebook News’ che darà agli utenti notizie giornalistiche fresche ogni giorno. Lanciata in USA nel 2020 e nel Regno Unito nel gennaio 2021 sarà presto disponibile in tutta Europa. L’utente potrà anche selezionare le news che saranno veicolate dopo che avrà espresso la propria preferenza sulle categorie di interesse (es. cronaca, sport, tecnologia ecc…). Gli accordi che Facebook ha siglato con le case editrici inglesi per questo servizio ammontano a decine di milioni di sterline. Anche il test fatto negli Stati Uniti è stato un successo e prima del lancio definitivo Facebook si aspetta di siglare molti altri accordi con ulteriori testate giornalistiche.

 

  • I FACEBOOK SHOP: Nati alla fine del 2020 stanno cavalcando l’onda dell’e-commerce causata dalla pandemia. Facebook, in collaborazione con Shopify, darà la possibilità di aprire un vero e proprio shop online. Si potrà scegliere il layout che più si preferisce con i colori che rappresentano il brand e caricare il catalogo. I clienti potranno acquistare direttamente dalla pagina grazie all’appoggio della piattaforma Shopify. Se si possiede anche un profilo Instagram sarà possibile collegare l’ Instagram Shop con il Facebook shop e gestire insieme le vendite di entrambi. 

 

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Accelerazione nella rivoluzione digitale: verso il 2021

Accelerazione nella rivoluzione digitale: verso il 2021

Le sfide più grandi portano sempre delle grandi evoluzioni e non c’è niente da fare: nel 2020 il mondo digitale ha notevolmente preso piede accelerando la sua avanzata sia nella fruizione di sistemi telematici di e-commerce, di telemedicina, di istruzione online e altro ancora. Le difficoltà di questo periodo hanno incrementato soprattutto l’influenza dei social network sulla nostra quotidianità. Non c’è da sorprendersi se il tema della digitalizzazione è diventato prioritario. Per le imprese non è più un optional ma una questione strategica, infatti, dati alla mano direttamente dall’Osservatorio E-Commerce, gli acquisti online crescono per l’informatica fino a un +20%, per l’abbigliamento fino a un +22%, per l’editoria si arriva fino al +18%, per i prodotti Beauty e Pharma +37%. Un balzo in avanti per il settore Food e Grocery che per far fronte alla situazione supera addirittura del 70% gli acquisti online del 2019.

Secondo Riccardo Mangiaracina, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio, gli acquisti online del 2020 in Italia valgono 30,6 miliardi di euro. Una notizia che dimostra come in ogni settore le piccole imprese possano sfruttare nuovi canali per intercettare quei clienti che non sono più per le strade. Inoltre, il vantaggio decisivo dell’e-commerce è quello di muoversi sulla rete digitale evitando ogni tipo di barriera geografica: essere presenti sul world wide web significa che chiunque può trovarci online, in ogni parte del mondo e con ricadute positive per il fatturato. Gli strumenti a disposizione permettono poi di migliorare la propria presenza raggiungendo i consumatori più affini al target e sui canali più adatti alla vendita.

Tra questi, Facebook qualche settimana fa ha rilasciato gli utili del terzo trimestre dimostrando di aver battuto le previsioni degli analisti: si attendevano un ricavo di $19,75B ma si è arrivati a ben $21,47B.

Inutile sottolineare come il periodo sia favorevole e il gigante dei social network si sposta sempre più verso tecnologie di supporto per gli imprenditori che decidano di investire sulla piattaforma.
Le opportunità offerte dal mondo digital sono qui, i tempi sono maturi, l’occasione di iniziare a scoprire mercato in continuo cambiamento. ComoComunica può mettere il suo know how e l’esperienza pregressa del suo team per studiare la migliore strategia di marketing.

La prima social music APP in Italia per un cantautore professionista: Davide Van De Sfroos

La prima social music APP in Italia per un cantautore professionista: Davide Van De Sfroos

Dal 1° aprile è disponibile nei digital store APP Store e Play Store la nuova APP di Davide Van De Sfroos che contiene anche il nuovo singolo inedito “Padre Mazinga”, pubblicato solo attraverso questo nuovo strumento.

Nel panorama musicale è una vera svolta: Davide Van De Sfroos è, infatti, il primo cantautore italiano a lanciare un’applicazione cosí completa; l’APP non è di certo l’unico esempio ufficiale per un cantautore in Italia, ma rimane quella più evoluta attualmente presente sugli store iOS e Android.

L’Applicazione contiene la discografia completa del cantautore e offre la possibilità di ascoltare in streaming i brani con tanto di testi e traduzione (dal laghèè, la lingua ufficiale di Van De Sfroos, all’italiano). Il valore che rende questa app la più completa è dato dai contenuti multimediali come testi, foto, e-book, eventi, video e la possibilità di interagire direttamente all’interno dell’APP nel social network esclusivo dell’artista; da qui deriva proprio il termine “social music APP”. E’ presente anche un e-commerce interno per la vendita di gadget e prodotti ufficiali dell’artista.

Tradizionalmente, i canali social network ufficiali di un cantautore sono Facebook, Instagram, Twitter e Spotify; con questa APP troviamo tutti i contenuti all’interno di un’unica piattaforma di proprietà esclusiva dell’artista al 100%, poichè sia testi, foto, video e musica sono indipendenti dai social network sopra citati.

Per un artista, possedere un simile strumento di comunicazione, permette la creazione e il rafforzamento della propria community di FAN senza intermediari, indipendentemente dall’importante, e certamente non pienamente sostituibile, funzionalità dei social come Facebook, Instagram.

Il punto di forza dell’APP è la possibilità di ascoltare in streaming da qualsiasi parte del mondo la musica di Davide Van De Sfroos sfruttando una tecnologia molto simile a quella della più famosa APP Spotify.

Grazie all’APP, come già scritto, l’artista ha lanciato anche l’inedita traccia “Padre Mazinga”, fruibile solo ed esclusivamente attraverso questo strumento, brano anteprima del nuovo album, che verrà presentato integralmente a breve.

L’Applicazione è stata lanciata anche in un momento molto particolare e importante per l’artista. Il 9 giugno 2017 sarà una data epocale per la musica folk: Davide Van De Sfroos per la prima volta suonerà a San Siro, il tempio del calcio e della musica live delle ultime decadi.

San Siro 9 Giugno

Tutte le sezioni dell’applicazione, disponibile per Android e iOS, sono fruibili gratuitamente fino al 10 giugno; successivamente alcuni contenuti multimediali saranno consultabili tramite un abbonamento Premium mensile o annuale.

Dal punto di vista tecnico, il cuore della App risiede in un sistema di CMS basato su WordPress il quale permette la gestione e l’inserimento di tutti i contenuti, come foto, video, musica, e-commerce in modo agevole, semplice e sicuro.

L’infrastruttura che gestisce tutti i contenuti si basa su diversi server EC2 di Amazon AWS. E’ stata scelta questo tipo di tecnologia per la sua peculiare funzione di riuscire a “seguire automaticamente l’ondata degli utenti”, in modo tale da poter fornire la potenza adeguata in relazione alla quantità di persone che ne usufruiscono istantaneamente. Le risorse multimediali sono ospitate mediante Cloudfront con Amazon S3 e sono disponibili in tutto il mondo.

Attraverso un sistema di API, i dati vengono interscambiati con le APP, realizzate in modalità nativa sia per iOS (Swift) che Android (Java).

ComoComunica e’ la web agency che ha realizzato questo progetto impegnativo, la prima ad avere creato una social music APP per un cantautore italiano!

Per scaricare l’APP:

iOS https://goo.gl/lTZ8Pe
Android https://goo.gl/QsJ1Vt

Saremo presenti alla Social Media Strategies come relatori!

Saremo presenti alla Social Media Strategies come relatori!

Siamo lieti di annunciare la partecipazione all’evento Social Media Strategies che si terrà il 3 e 4 novembre presso il Palacongressi di Rimini. ComoComunica sarà rappresentata da Davide Abagnale e Erik Senesi.

Saremo infatti presenti come relatori in una delle due giornate e porteremo il nostro case study relativo all’esperienza maturata con WhatsApp Marketing, da noi utilizzato come canale social per una squadra professionistica di Serie B (per saperne di più clicca qui); nel nostro intervento analizzeremo nel dettaglio la nostra esperienza e mostreremo come è possibile fare social media marketing anche con questo canale.

Social Media Strategies è un evento di formazione e networking dedicato ai professionisti del social media marketing, vanta la partecipazione dei più importanti esperti e professionisti riconosciuti in tutta Italia. Nelle precedenti 3 edizioni, tenutesi a Bologna, vi hanno partecipato e si sono formati oltre 1500 esperti.

Foto social media 2015

L’edizione 2016 si terrà, come già detto, al Palacongressi di Rimini, con 60 singoli interventi distribuiti in 10 sale formative per un totale di 2 giorni di evento; gli speech saranno suddivisi per livello base e avanzati e i partecipanti avranno la possibilità di creare un percorso formativo personalizzato e su misura, in base alle proprie capacità/interessi.

Le tematiche trattate riguarderanno i principali social network: Facebook, Twitter, Instagram, YouTube, LinkedIn, Snapchat, Social Adv, Telegram, Pinterest, Social Video Marketing, Social Management & Communication; il corso è rivolto agli esperti di settore come social media manager, direttori di marketing, blogger, freelancer, web agency

L’appuntamento è quindi al Palacongressi di Rimini, i prossimi 3 e 4 novembre: i posti sono limitati. Tutte le informazioni per l’iscrizione e i dettagli relativi al programma sono consultabili sul sito www.social-media-strategies.it. L’hashtag ufficiale dell’evento sarà #SMStrategies.

Vi aspettiamo alla Social Media Strategies!

La comunicazione digitale per uscire dalla crisi: non perdere il treno!

La comunicazione digitale per uscire dalla crisi: non perdere il treno!

Sempre più spesso si parla di aziende che si digitalizzano e rimangono al passo dei tempi, oltre che a quello dei propri competitor.
In questi anni abbiamo incontrato molti imprenditori e molte aziende a cui abbiamo offerto servizi di consulenza e realizzazione di supporti per la comunicazione digitale, da siti WEB, APP a campagne di ADV o piani di digital marketing completi; molte volte però non è stato facile. Spesso ci siamo sentiti dire “ma io ho sempre fatto senza quelle cose li innovative, non ne ho bisogno”.

Cosa c’è di più sbagliato in quest’ultima affermazione? Proviamo a spiegarlo con un semplice paragone. Prendiamo per esempio la velocità di accesso a internet delle ADSL che negli ultimi 10 anni è cambiata radicalmente; se nel 2006 la velocità media delle connessioni si assestava intorno alle 5-10 Mbps, oggi abbiamo accessi con velocità fino a 100 Mbps! Tradotto in termini pratici? Questa evoluzione da l’opportunità di accedere a una maggior quantità di dati e soprattutto a una velocità maggiore; in sostanza ha introdotto nuovi scenari e nuove possibilità in tutti i settori, dal semplice bar di paese all’azienda internazionale.

Pensate, in poco meno di 10 anni sono cambiate le nostre abitudini, il nostro modo di pensare e di comunicare; per esempio è nato lo streaming video in HD, reso quasi impossibile prima per la mancanza di connessioni internet veloci… Sono nate APP e servizi sempre più innovativi che hanno cambiato per sempre il modo di prendere un Taxi (Uber), il modo di comunicare (WhatsAPP), il modo fare acquisti online (Amazon) ecc.

I principali social network che oggi conosciamo bene, hanno visto la loro diffusione in questi ultimi anni e sempre più – siamo tutti social – e siamo sempre più connessi alla rete, quasi 24h su 24.
Questo essere sempre più social e sempre più online, sempre più su Google per cercare le risposte ai nostri problemi, ha fatto si che anche il modo di comunicare e promuoversi è cambiato e si è evoluto.

Grazie alla comunicazione digitale infatti, il potenziale cliente può ricercare le informazioni di cui ha bisogno e solo ciò che è di proprio interesse trovando sul web e sui social network. I Social network, infatti, offrono la possibilità di mostrare la propria comunicazione a un target definito e specifico, aiutando a sviluppare la Brand awareness e a vendere i propri servizi o prodotti.

Molto spesso però, ci accorgiamo di aziende o imprenditori che scelgono a priori di investire solo sui social network e di agire autonomamente per poi richiedere il nostro aiuto o intervento perché ciò che realizzavano non produceva i risultati sperati; si parla cosi di strategia digitale, dove tutti i supporti di comunicazione digitale devono funzionare a dovere, ognuno per uno scopo differente, ma facenti parte tutti di una strategia di digital marketing.

La comunicazione digitale e il digital marketing sono quindi il futuro. Un imprenditore o un’azienda che voglia ideare una comunicazione vincente non può trascurare questa evidenza, soprattutto nel 2016.

La comunicazione tradizionale non può più portare ad un risultato soddisfacente senza un corretto utilizzo della comunicazione digitale. I tempi sono già cambiati e chi non si adegua rischia di perdere una fetta di mercato estremamente ampia, rischia di ritrovarsi tra qualche anno a chiudere i battenti, non tanto per la crisi, ma per non aver innovato nel settore più importante di un’attività commerciale, la pubblicità!

Con il supporto di professionisti della comunicazione digitale il raggiungimento dei propri obiettivi risulta più facile e meno oneroso; se sei un imprenditore o hai un’attività e hai ancora il dubbio sul possibile investimento nel digitale per la tua comunicazione, contattaci, saremo felici di fare una chiaccherata!

Perchè Mark Zuckerberg ha donato 500.000€ alla Croce Rossa in Facebook ADS?

Perchè Mark Zuckerberg ha donato 500.000€ alla Croce Rossa in Facebook ADS?

Qual è il senso della donazione di Mark Zuckerberg, che ha donato in questi giorni ben 500.000€ alla Croce Rossa Italiana?
Proviamo a spiegarvelo con questo articolo, semplice e spannometrico.

Per chi non lo sapesse, Facebook ADS è un po’ il core business per cui il modello di Facebook sta in piedi; vi sarà capitato senz’altro di vedere dei contenuti “sponsorizzati” che vi appaiono in bacheca. Questi sono semplicemente i contenuti messi in sponsorizzazione da aziende, brand, ecc. che scelgono di investire in pubblicità online per aumentare la visibilità verso un prodotto o un servizio.

Dunque perchè Mark ha donato 500.000 di € in ADS e non li ha donati direttamente?
Facciamo un semplice esperimento, proprio con la piattaforma che si utilizza per sponsorizzare i contenuti su Facebook; ipotizziamo che la Croce Rossa, crei una pagina sul proprio sito internet (landing page) dedicata al terremoto, multilingua, raggiungibile da qualsiasi parte del globo tramite un performante cloud Amazon Web Services e permetta di ricevere una donazione tramite PayPal, Bonifico ecc.

Impostiamo la nostra campagna su scala globale, per far si che il post sia visibile da chiunque nel mondo, prendendo i principali paesi (nel nostro esperimento non abbiamo inserito tutte le maggiori nazioni ma solo alcune per questioni di tempo).

donazione mark croce rossa

Con 500.000€, e un CPC, ovvero costo per click impostato a 0,06€, otteniamo circa 8.333.333 potenziali click; il costo per click è il costo per ogni click di ogni utente sul nostro post, che viene reindirizzato al sito internet dedicato.

Simulazione campagna Zuckerberg Croce Rossa 500.000€

Facciamo un ulteriore ipotesi, e ipotizziamo che l’1 % della gente che arrivi sul sito internet delle donazioni, effettui un versamento minimo di 10€.

Cosa si ottiene? 83.333 persone che donando 10€ a testa producono ben 833.333€!
Senza contare il traffico virale che si potrebbe facilmente aggiungere, cioè di gente e amici che grazie al sistema di like e condivisioni vedono ulteriormente i contenuti sponsorizzati…

Questo è solo un calcolo a spanne, siamo sicuri che con la giusta ottimizzazione della campagna, il valore iniziale di 500.000€ può essere sicuramente raddoppiato se non triplicato. Pensiamo solo a una geolocalizzazione precisa su Dubai che permette al post di essere visto da qualche ricco petroliere che ama l’Italia…

Non dobbiamo fermarci all’apparenza dei 500.000€ che sembrano fasulli e donati in maniera virtuale da Mark, ma dovremmo tenere in considerazione che questi possono essere facilmente moltiplicati grazie al sistema Facebook ADS e la genialità di Mark!

E voi cosa ne pensate? Fateci sapere condividendo l’articolo sui vostri canali social preferiti!

7 modi per promuovere il proprio business sfruttando Pokemon GO!

7 modi per promuovere il proprio business sfruttando Pokemon GO!

Pokemon GO è l’APP del momento, con centinaia di milioni di download è senz’altro l’APP del 2016 e molto probabilmente lo sarà per i prossimi anni. A chiunque capiti di passeggiare all’aria aperta avrà notato flotte di ragazzini o spesso adulti, indaffarati a “cacciare” Pokemon con smartphone alla mano e sguardo fisso sul proprio schermo.

Tenendo conto del successo di questa nuova forma di intrattenimento, ci siamo chiesti se fosse possibile sfruttare Pokemon GO per promuovere un business locale.

L’idea è quella di sfruttare l’alto numero di utenti che la utilizzano quotidianamente, per convertirli in potenziali clienti per la propria attività.

Curiosi di scoprire come poter sfruttare Pokemon GO per promuovere il vostro business? Continuate a leggere l’articolo!

 

#1: Richiedere una PokéStop per il proprio business

Si noti che Nintendo ha annunciato recentemente l’intenzione di offrire pubblicità commerciale, attraverso l’utilizzo di PokéStops e palestre fino all’esaurimento delle stesse in termini di disponibilità fisica, per cui le prime attività che verranno attivate sfrutteranno facilmente questa visibilità prima di altre.

Un PokéStop è contrassegnato da un cubo blu. Quando gli utenti sono in prossimità del vostro PokéStop, potranno cliccarci sopra e fare swipe per ottenere Pokeball e vedere i dettagli collegati al proprio business.

 

Pokemon Go per il proprio business

Le palestre, invece, sono i luoghi dove i giocatori vanno a combattere contro altri giocatori con i propri Pokémon. Le palestre sono di solito collegate a parchi, centri commerciali e grandi aree all’aria aperta, dove le persone possono riunirsi.

 

#2: Invitare potenziali giocatori a giocare vicino alla propria attività

Il primo passo per incrementare il proprio business attraverso Pokémon Go è proprio quello di riuscire ad avvicinare dei giocatori  alla propria attività.

Utilizzando i canali sociali per invitare le persone a giocare vicino al proprio business, si può facilmente trasformare in un concorso a premi: ad esempio, invitando i giocatori a creare degli screenshot mentre catturano Pokemon vicino all’attività, può essere un’azione premiata con un buono sconto o un incentivo per l’acquisto di qualcosa nel proprio negozio.

 

#3: offrire Wi-Fi gratuito e stazioni di ricarica per i giocatori

Se si desidera far avvicinare i giocatori di Pokémon GO nei pressi della propria attività, ci sono due cose importanti di cui avranno bisogno: connessione Wi-Fi gratuita e stazioni per ricaricare i propri smartphone.

Attraverso l’utilizzo dei canali social media e una segnaletica fisica, si potrà far sapere che la propria attività offre questi servizi dedicati proprio ai giocatori di Pokemon GO.

free-wifi-pokemon-go

 

#4: Chiedere ai giocatori di aggiungere Tag alle proprie foto per attirare ulteriori utenti

Per essere sicuri che la propria attività ottenga una certa visibilità sui canali social media, si può chiedere ai giocatori di condividere gli screenshot dei Pokémon catturati nei pressi della propria attività e taggare la pagina relativa ad essa, per invitare ulteriori giocatori a venire fisicamente nel luogo di cattura.

attirare pokemon vicino al proprio business
Queste azioni possono essere realizzate assegnando dei premi o delle promozioni legate alla propria attività a chi esegue quelle azioni.

 

#5: incoraggiare i giocatori a check-in durante il gioco

Un altro modo per aumentare la propria visibilità sui social media, è quello di incoraggiare i giocatori ad eseguire il check-in durante il gioco nel luogo in cui si trovano. Il check-in dovrebbe aiutare a portare nuovi giocatori verso la vostra attività.

tag pokemon go vicino al proprio negozio

 

#6: Invitare i giocatori di Pokemon GO a scattare fotografie con Pokemon insieme ai vostri prodotti

Potrebbe essere utile chiedere ai giocatori di fare delle foto riprendendo i Pokemon in procinto di essere catturati vicino al prodotto che vogliono acquistare, con la messa in palio del prodotto stesso a chi realizzerà una certa tipologia di foto.

 

#7: attivare un’esca vicino alla propria attività

Attivare un’esca a pagamento con il proprio account di Pokemon GO può attirare ulteriori giocatori nei pressi della stessa. Infatti, all’interno del gioco è presente l’opzione esca che viene attivatà dai giocatori e può attirare i Pokemon vicino a essa. Attivare questa opzione nei pressi della propria attività, aiuta a far arrivare dei potenziali giocatori li vicino.

esca pokemon go

In conclusione

Come avete potuto vedere, Pokémon GO ha un enorme potenziale per le imprese locali, non-profit, e anche un certo potenziale per promuovere le imprese online. E’ tutta una questione di riuscire a realizzare una grande esperienza di gioco così i giocatori interagiranno con il proprio business.

Se vuoi avere una consulenza su come sfruttare Pokemon GO per attirare nuovi clienti per la tua attività, clicca qui e contattaci, saremo lieti di aiutarti a creare una strategia vincente!

Le professioni del web marketing in italiano!

Le professioni del web marketing in italiano!

Quali sono le professioni del web marketing più diffuse e qual è il ruolo specifico di ogni specialista? Se, ad esempio, non sai qual è la differenza tra un SEO e un SMM questo articolo fa per te! Con questo articolo ti spieghiamo brevemente di cosa si occupano le principali figure professioniste nel mondo del web marketing.

Web marketing figure professionistiWeb developer: il web design è la progettazione tecnica, strutturale e grafica di un sito internet. Questa figura è una  persona altamente qualificata nel linguaggio informatico e di solito l’ingegnere informatico è il profilo ideale per questa attività.
Accanto alle competenze tecniche, la figura ha una certa capacità creativa per la realizzazione di un sito web che sappia cogliere l’interesse del pubblico partendo proprio dal design della pagina.

Mobile developer: è la figura che si occupa di sviluppare applicazioni mobile; è simile al web developer e ha conoscenze nell’ambito di sviluppo software tradizionali e linguaggi di programmazione differenti da quelli web HTML o PHP (come java o objective-C). Una caratteristica fondamentale è che le app mobili sono spesso scritte appositamente per sfruttare tutte le funzionalità offerte dai dispositivi mobili su cui vengono installate, come ad esempio per un APP, la possibilità di sfruttare l’accelerometro dello smartphone piuttosto che la fotocamera del device. Recentemente, si stanno sempre più diffondendo tecnologie ibride per lo sviluppo di APP (come ad esempio Xamarine) che permettono lo sviluppo di APP riducendo tempi e costi rispetto ad applicazioni native.

SEO specialist: il suo lavoro consiste nell’ottimizzazione delle pagine affinché i motori di ricerca le indicizzino con maggiore facilità e possibilmente nelle prime posizioni. Con il termine SEO (Search Engine Optimization) si intendono tutte quelle attività che hanno l’obiettivo di aumentare il volume di traffico che un sito può ricevere attraverso i motori di ricerca come Google. Tali attività comprendono l’ottimizzazione sia del codice interno della pagina, sia dei contenuti presenti sul sito web (testi, foto e link).
Il SEO specialist interagisce spesso con copywriter e blogger, per ottimizzare tutti gli aspetti legati ai contenuti legati alle pagine web.

Web marketing

Social Media Manager: questa figura si occupa di creare, gestire e amministrare tutte le attività legate ai canali social network di un’azienda o brand. Il SMM ha lo scopo principale di creare una strategia comunicativa efficiente per lo sviluppo della cosiddetta brand awareness, ovvero la notorietà di un brand. Gli altri obiettivi di questa figura sono la generazione del traffico sui canali social network e la generazione di traffico da e per siti internet; deve conoscere perfettamente tutte le funzionalità dei principali social network, le dinamiche del viral marketing e il comportamento degli utenti online. Il social media manager interagisce con copywriter e graphic designer per la realizzazione di contenuti originali e di impatto.

Digital PR: con l’avvento della comunicazione sempre più digitale, alcune professioni, che prima si svolgevano per lo più attraverso incontri e telefonate, sono state digitalizzate nel vero senso della parola. Con la sigla PR fino a poco tempo fa si descriveva la classica figura del Public Relator, ovvero chi si occupava di intrattenere le pubbliche relazioni; oggi si parla invece di Digital PR, un professionista che svolge la stessa professione prevalentemente online. Tale figura ha il compito di promuovere i progetti creati dalla propria azienda/organizzazione con gli opinion leaders, i blogger e i marketer influencer che operano in rete al fine di allargare la notorietà (awareness) dei progetti/servizi. Chi svolge questa attività, solitamente, proviene da un’esperienza di ufficio stampa tradizionale.

User Experience designer: più comunemente noto come UX Designer; ha il compito di integrare i requisiti dell’utente, i requisiti dell’applicazione, gli aspetti di accessibilità e di usabilità in un layout visuale (interfaccia) e in un modello di interazione (detto “esperienza dell’utente”) il più possibile funzionale. Allo User Experience Designer compete lo sviluppo di uno “stile” visuale e interattivo che possa allo stesso tempo caratterizzare un’applicazione Web (dotandola di caratteri distintivi) e garantire il raggiungimento efficace (portarlo nel punto giusto) ed efficiente (fargli fare il giusto numero di click) degli obiettivi dell’utente.
Ad esempio, in un caso pratico, l’UX designer studia il processo di acquisto in un sito e-commerce per vedere se gli utenti trovino il processo di acquisto facile e piacevole cercando di ottimizzare e facilitare questo processo.

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Blogger: spesso la figura del blogger coincide con quella di un copywriter anche se non è sempre cosi. Il blogger è la figura che scrive i contenuti all’interno di un blog. È una figura molto vicina al mondo letterario in quanto deve saper attirare l’attenzione degli utenti, trascinandoli in un dibattito online con articoli brevi ma non scontati.

Web marketing specialist: come fa intendere il termine, è un esperto di marketing applicato al Web. Deve conoscere le dinamiche del web, suggerire come, dove e quanto investire online per promuovere un sito internet, realizzando un piano di marketing preciso e completo (obiettivi del piano, budget da investire, misurazione, risultati previsti, strategia ed esecuzione). Interviene in tutte le fasi di processo per assicurare che il piano di marketing venga rispettato e lavora a stretto contatto con il SEO specialist e il Social media manager.

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e-Commerce manager: è colui che coordina e gestisce un e-commerce; è una figura molto versatile poiché, oltre a chiarire le strategie di vendita di un negozio online, è ovviamente anche responsabile del raggiungimento degli obiettivi di vendita. L’e-commerce manager possiede delle competenze digitali specifiche che permettono la gestione delle vendite online. Una delle competenze chiave di questo professionista è la capacità di utilizzare bene gli strumenti di analisi, perché grazie alla capacità di tracciare qualsiasi tipo di comportamento di un utente online, un progetto o una pianificazione pubblicitaria può essere ottimizzata e resa sempre più performante.

 

Hai ancora qualche dubbio a riguardo? Contatta il nostro team e ti daremo tutte le dritte necessarie in materia di digital marketing!

Se sei interessato/a ad approfondire i servizi descritti in questo articolo, visita la nostra sezione servizi cliccando qui!

La psicologia del colore nel marketing

La psicologia del colore nel marketing

Come i colori influenzano il nostro modo di rapportarci ad un determinato prodotto? Per gli esperti della psicologia del marketing è innegabile l’importanza che rivestono i colori nell’ottenere una risposta efficace da parte degli utenti.

Il colore infatti ha il potere di investire emotivamente gli utenti verso l’accettazione di un certo prodotto e quindi favorirne il consumo.

Dietro questa considerazione non si può che ritrovare una forte componente psicologica da parte dei soggetti, che associano un determinato colore ad una specifica sensazione ed emozione.

È interessante come un colore sia in grado di catturare la nostra attenzione senza averlo prima osservato, questo perché avviene un’attivazione cerebrale nei confronti del colore preferito del tutto inconscia.

Per attirare a sè potenziali clienti è quindi necessario uno studio ben mirato del logo e dunque del colore che lo rappresenti.

colori-teoria

Sono milioni le aziende che investono nello studio del colore nel campo della comunicazione con l’obiettivo di incrementare le vendite e farsi spazio nel mercato.

In questa prospettiva il design di un sito e il messaggio che si vuole comunicare devono essere due realtà compresenti mirate a ottenere un prodotto vincente che faccia presa sul navigatore.

Il modus operandi è chiaramente quello di chiedersi “ Come voglio che le mie scelte di design influenzino gli utenti quando si approcciano al mio prodotto?”.

Dimmi di che colore sei

Ogni azienda e brand utilizza dei colori che li rappresenta e li rende riconoscibili nel mercato.

Ci sono colori che, come abbiamo detto, rievocano differenti emozioni negli utenti ed è per questo che ad ogni categoria di brand corrispondono colori differenti.

I colori più caldi come l’arancione o il giallo che promettono vitalità, positività ed allegria – non a caso vengono spesso utilizzati in ramo bancario dove il cliente viene accolto in un ambiente familiare dove poter gestire operazioni finanziarie in tutta tranquillità, oppure per promuovere offerte online e vendere merce al cliente.

Il nero vuole trasmettere all’utente un senso di mistero, valore e perfezione – difatti molti famosi marchi di moda ricorrono a questo colore per rappresentarsi.

Il rosa invece, simbolo di leggerezza, è il colore più convincente se si vogliono invogliare le più giovani ad acquistare un prodotto.

Il verde viene collegato al concetto di natura e trasmette freschezza e senso di benessere – per questo utilizzato se si vogliono attrarre utenti attenti all’aspetto ambientale.

Sensazioni simili le ritroviamo nel blu, colore che rappresenta affidabilità e sicurezza – adoperato in operazioni assicurative e previdenziali, nonché sui principali social network.

Anche negozi e ristoranti utilizzano strategie simili. Basti pensare che quasi la totalità dei negozi di abbigliamento utilizza tonalità fredde per le pareti. Vi starete chiedendo quale strana teoria aleggi dietro questa scelta. Semplice, la risposta ce la regala la psicologia moderna. Sembra confermato come i colori più freddi che trasmettano serenità e tranquillità permettano al cliente di godersi in tutta calma il viaggio nel mondo del consumo senza fretta o pressioni.

Il rosso invece predomina spesso nel packaging e negli arredi di molti ristoranti cinesi e fast food. Questo perché il colore rosso fa aumentare inconsciamente il nostro battito cardiaco (non per niente è il colore del sangue e dei segnali di attenzione) e dunque anche il nostro senso di appetito, che subisce un’accelerazione.

psilogia-del-colore
Non per niente un colore può determinare circa il 60% del rifiuto o dell’accettazione di un prodotto e/o servizio, questo perché i soggetti vengono emotivamente coinvolti dai colori che suscitano in loro sensazioni, più o meno positive.

 

Quale strategia risulta quindi vincente per le aziende? Per ottenere riconoscibilità e unicità un’azienda deve sicuramente ricorrere ad un colore poco utilizzato. Il rosso viene utilizzato ad esempio da marchi di fama mondiale che nel corso della storia sono diventati unici nel loro settore (per citarne uno Coca cola, brand famoso in tutto il mondo).

Al contrario se si tratta di loghi che appartengono allo stesso settore il cui scopo è quello di strappare utenti alla concorrenza è preferibile ricorrere a colori simili, utilizzando sfumature che si avvicinino al brand avversario. L’esempio più eclatante ce lo offrono i social con il pulsante “share” di Facebook e Twitter.

Anche la cultura di provenienza e il target di riferimento sono fattori che devono essere presi in considerazione per una valutazione accurata di un colore. Ad esempio ci sono colori che le donne prediligono più di altri e quindi più utilizzati in siti web dedicati alla sfera femminile.

Per fornire alcuni dati concreti i colori più utilizzati sono: blu (33%), rosso (29%), grigio o nero (28%), e oro (13%). Questi i numeri corrispettivi dei 100 loghi più noti al mondo, il cui 95% afferma di utilizzare solo uno o due colori.

In conclusione

Non possiamo quindi non riconoscere un ruolo primario ad una psicologia del colore in continua evoluzione, capace di adattarsi ai cambiamenti in ambito comunicativo e a quelle che sono le esigenze di un pubblico sempre più social.

E voi che valore date ai colori? Credete sia una valida strategia di successo o semplice tendenza?

Non perdetevi il prossimo articolo in cui parleremo di come un colore scelto casualmente ha portato un noto social a diventare un fenomeno mondiale, avete capito di cosa si tratta?

ComoComunica e CalcioComo: nuove prospettive di business

ComoComunica e CalcioComo: nuove prospettive di business

La società odierna ha un ritmo sempre più veloce e frenetico. Quotidianamente, flussi di idee e di progetti rivoluzionano ciò che fino a ieri sembrava essere una novità assoluta, soprattutto in campo digitale.

La tecnologia si è sviluppata talmente tanto che forse, il vero cambiamento è già nelle nostre mani.

È per questo che ComoComunica ha deciso di implementare un servizio di uso estremamente comune, andando ad agire su qualcosa che esiste già e che è usato da più di un miliardo di persone nel mondo.

Parliamo di WhatsApp, il più famoso servizio di messaggistica istantanea di proprietà di Facebook.

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Grazie alla partnership cominciata nel 2015 con il Calcio Como, ComoComunica ha lanciato un servizio proprio utilizzando la notissima applicazione. I tifosi, inviando il proprio nome al numero della squadra di calcio, ricevono foto, news esclusive, informazioni, e possono seguire la diretta dei match semplicemente aggiornando lo stato (che permette di leggere il racconto dell’ultima azione) e l’immagine di profilo (con la quale è possibile conoscere il risultato).

Il risultato? Strabiliante. In poco più di una settimana abbiamo ricevuto circa quattromila nomi, soprattutto da giovani appassionati da tutte le parti d’Italia che entusiasti inserivano il numero in “gruppi” o chiedevano di poter sostenere il provino per il Calcio Como. Il nome di “ComoComunica” è stato riportato in oltre cento articoli e condiviso da pagine Facebook che contano più di ottocentomila “mi piace”.

Non abbiamo inventato nulla: abbiamo guardato il mondo con occhi diversi. E questo ha fatto la differenza.

Chiamaci, scrivici, richiedi un appuntamento o un preventivo: siamo qui per te!