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Boom di e-commerce in Italia: il settore con la maggiore crescita è quello del Food & Beverage

Boom di e-commerce in Italia: il settore con la maggiore crescita è quello del Food & Beverage

Nell’ultimo anno, complici le restrizioni dovute alla pandemia, le vendite al dettaglio solo calate sensibilmente. È stato però l’e-commerce a beneficiarne con una crescita del 50,2% rispetto all’anno precedente. Una crescita che in circostanze normali, in un paese non anglofono, si sarebbe verificata in 10 anni secondo il magazine di attualità ‘Panorama’.

In Italia c’è sempre stata diffidenza rispetto all’utilizzo del web per l’acquisto di prodotti, ma il distanziamento sociale, la comodità e la convenienza sono state le parole chiave per portare online 8 italiani su 10.

Secondo una ricerca di mercato finanziata da ‘Idealo’, nel 2020 gli acquisti online in Italia sono stati effettuati per il 61,7% da uomini e per il 38.3% da donne. Le fasce di età più coinvolte sono quelle che vanno dai 35 ai 44 e dai 25 ai 34. Tra le categorie più ricercate troviamo: elettronica per il 74.9%, prodotti di cosmetica e profumi per il 46.9% e giocattoli per il 45.1%.

A registrare però la crescita maggiore rispetto agli anni precedenti è stato il settore del Food & Beverage che solo nei mesi di marzo e aprile di lockdown ha avuto un’impennata del 130% e nel 2020 ha prodotto complessivamente un giro d’affari di ben 716 milioni di euro. Quello che le persone volevano era ricreare un piccolo pezzo di normalità in una situazione del tutto al di fuori del comune. La pizza della domenica consegnata a casa, una cena portata a domicilio dal ristorante per trascorrere una serata con gli amici seppur davanti alla webcam: tutto ciò dava un senso di continuità e sicurezza in un periodo di forte incertezza.

Ciò è stato possibile anche perché la pandemia, chiudendo i canali di vendita tradizionali, ha spinto i negozi di alimentari e i ristoranti a investire sul digitale e creare degli e-commerce in modo da garantire il contatto con l’esterno.

Nel 2019, infatti, analizzando un campione di 125 tra i più noti produttori e brand nel campo food, è emerso che solamente il 30% possedeva un e-commerce in cui il cliente poteva acquistare direttamente. Gli altri, pari al 68%, avevano solo un sito internet vetrina per mostrare i prodotti che poi il cliente avrebbe potuto acquistare nei punti vendita fisici mentre il restante 2% aveva un sito vetrina che portava a un marketplace per l’acquisto.

La previsione è che questa crescita continuerà anche ritornati ad una situazione di normalità e che nel 2024 il settore arriverà a superare il miliardo di dollari di indotto.

ComoComunica è specializzata nella messa a punto di strategie digitali, tenendo conto del modello di business di ogni azienda: vendita tramite catalogo o nei punti vendita, abbonamenti mensili o marketplace specializzati.

Partendo da un’analisi del mercato di riferimento e dall’individuazione dei clienti target sul sito e-commerce, si procede con la proposta e svolgimento delle possibili seguenti attività:

  • creazione di un’efficace strategia di web marketing definendo obiettivi misurabili come Conversion Rate, Customer Lifetime Value, Costo di Acquisizione Cliente, Customer Retention Rate, Average Order Value e Product Rate Return;
  • ottimizzazione del sito dal punto di vista tecnico come la velocità e la scrittura di contenuti SEO oriented (non solo l’home page, ma anche il motore di ricerca interno, le pagine di prodotto e il processo di checkout e di post vendita);
  • impostazione di un piano di advertising (campagne Google Ads e social media);
  • attuazione di politiche di remarketing.

ComoComunica può mettere il suo know how e l’esperienza maturata in oltre 10 anni di attività al servizio di ogni realtà che desideri stare al passo con l’innovazione digitale.
Se siete interessati, non esitate a contattarci attraverso il nostro form https://comoco.it/contattaci/.

Accelerazione nella rivoluzione digitale: verso il 2021

Accelerazione nella rivoluzione digitale: verso il 2021

Le sfide più grandi portano sempre delle grandi evoluzioni e non c’è niente da fare: nel 2020 il mondo digitale ha notevolmente preso piede accelerando la sua avanzata sia nella fruizione di sistemi telematici di e-commerce, di telemedicina, di istruzione online e altro ancora. Le difficoltà di questo periodo hanno incrementato soprattutto l’influenza dei social network sulla nostra quotidianità. Non c’è da sorprendersi se il tema della digitalizzazione è diventato prioritario. Per le imprese non è più un optional ma una questione strategica, infatti, dati alla mano direttamente dall’Osservatorio E-Commerce, gli acquisti online crescono per l’informatica fino a un +20%, per l’abbigliamento fino a un +22%, per l’editoria si arriva fino al +18%, per i prodotti Beauty e Pharma +37%. Un balzo in avanti per il settore Food e Grocery che per far fronte alla situazione supera addirittura del 70% gli acquisti online del 2019.

Secondo Riccardo Mangiaracina, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio, gli acquisti online del 2020 in Italia valgono 30,6 miliardi di euro. Una notizia che dimostra come in ogni settore le piccole imprese possano sfruttare nuovi canali per intercettare quei clienti che non sono più per le strade. Inoltre, il vantaggio decisivo dell’e-commerce è quello di muoversi sulla rete digitale evitando ogni tipo di barriera geografica: essere presenti sul world wide web significa che chiunque può trovarci online, in ogni parte del mondo e con ricadute positive per il fatturato. Gli strumenti a disposizione permettono poi di migliorare la propria presenza raggiungendo i consumatori più affini al target e sui canali più adatti alla vendita.

Tra questi, Facebook qualche settimana fa ha rilasciato gli utili del terzo trimestre dimostrando di aver battuto le previsioni degli analisti: si attendevano un ricavo di $19,75B ma si è arrivati a ben $21,47B.

Inutile sottolineare come il periodo sia favorevole e il gigante dei social network si sposta sempre più verso tecnologie di supporto per gli imprenditori che decidano di investire sulla piattaforma.
Le opportunità offerte dal mondo digital sono qui, i tempi sono maturi, l’occasione di iniziare a scoprire mercato in continuo cambiamento. ComoComunica può mettere il suo know how e l’esperienza pregressa del suo team per studiare la migliore strategia di marketing.

AWSome Day 2016 – Milano

AWSome Day 2016 – Milano

Nella giornata di ieri, abbiamo avuto l’opportunità di partecipare al AWSome Day 2016 organizzato da Amazon Web Services. E’ una giornata molto intensa, ricca di approfondimenti e destinata a chi lavora nell’ambito web e di infrastrutture IT. Nella prima sessione abbiamo potuto approfondire la storia del colosso Amazon Web Services (AWS).  E’ stato concepito nei primi anni 2000 ed è cresciuto parallelamente alla visione per l’infrastruttura su cui Amazon.com dipende: viene presentato quasi come un’ottimizzazione dei costi: amazon retail ha bisogno di investire in molti server per diminurie la latenza e portare il e-commerce in tutto il mondo quindi: perché non utilizzare questa infrastruttura vendendo i server virtuali come servizio?

Da qui ha inizio l’espansione della società che risulta essere in prima posizione (classifica Gartner) nell’ambito dei servizi cloud-based. Dal punto di vista di Jeff Bezos (CEO di Amazon.com) tutto questo rappresenta la possibilità di raggiungere un mercato completamente nuovo; al momento, il cliente tipo di Amazon basato consisteva principalmente in un consumatore alla ricerca di un libro, di un capo d’abbigliamento, utensili da cucina, devices e smartphone, ecc Vendere servizi web potrebbe consentire alla società di diversificarsi e di abbracciare le attività di piccole medie e grandi imprese, lavoratori autonomi, professionisti IT e appassionati di computer.

Se stai cercando un posto per fare chiarezza nel cloud computing, questo è l’articolo giusto per te!

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Computing nel Cloud

Come accennato, AWS ha iniziato la sua avventura nel 2002 con i servizi di storage e di calcolo. L’idea era diminuire la latenza delle risorse IT e fornire dei prezzi pay-as-you-go . L’attrazione per il cliente sta proprio qui, la possibilità di avere infrastrutture e risorse IT  dimensionate e scalabili a seconda dell’utilizzo nel breve periodo senza dover ricorrere a investire enormi capitali in data-center privati e gestiti. La funzione di scalabilità si rende necessaria quando la potenza di calcolo e lo storage variano da un progetto a un altro, con la vecchia concezione si lascerebbe il cliente con i server in eccesso non più necessari e quindi con un capitale fermo e inutilizzato.

Servizi EC2 di calcolo

Amazon ha lanciato il loro Elastic Compute Cloud (EC2) nel 2006. EC2 offre ai clienti istanze on-demand di Linux / Red Hat Enterprise Linux / SUSE Linux Enterprise Server, Windows, Windows con SQL standard o Windows con Web SQL. CloudWatch è un servizio opzionale che consente il monitoraggio dettagliato di istanze EC2, ha un costo aggiuntivo.

I servizi sono offerti su nove datacenter regionali: Stati Uniti orientali (Nord Virginia), due sedi occidentali degli Stati Uniti (Oregon e California del Nord), due posizioni dell’Unione Europea (Germania e Irlanda) tre sedi Asian Pacific (Singapore, Tokyo e Sydney) e una sudamericano posizione (San Paolo).

Il servizio è offerto in diversi livelli, compreso un livello di utilizzo gratuito che dura un anno e prevede 750 ore di EC2 che eseguono Linux / RHL / SLES e Windows Server micro esempio, 750 ore di bilanciamento del carico di elastico e 15 GB di elaborazione dei dati, 1 GB di memoria istantanea, 15 GB di banda fuori (in tutti i servizi AWS) e 1 GB di trasferimento dati regionali.

Servizi di Storage

Oltre a EC2, Amazon offre anche Simple Storage Service (S3), che consente di memorizzare e accedere ai dati attraverso un’interfaccia web. Questo tipo di servizio può essere utilizzato in combinazione con EC2 e altri servizi Amazon come ad esempio Cloud Front, o da soli. E ‘una opzione molto valida per i clienti EC2 e non da utilizzare per il backup e l’archiviazione, il disaster recovery, la distribuzione di contenuti o la memorizzazione dei dati per le applicazioni basate su cloud. Il dato viene replicato e sincronizzato in più posizioni fisiche e i controlli di integrità vengono eseguiti su base regolare per rilevare la corruzione dei dati e la riparazione.

Il Service Level Agreement (SLA) certifica quattro nove (99,99%) di disponibilità. C’è anche una opzione di archiviazione denominata Redundancy Storage (RRS), ha minore costo della memorizzazione dei dati non critici a più bassi livelli di ridondanza. Infine, per l’archiviazione, Amazon offre un servizio di archiviazione a basso costo chiamato Amazon Glacier, progettato per i dati a cui si accede di rado a cui non è richiesto un recupero veloce.

Come con EC2, il servizio S3 include anche un free user tier , ma è piuttosto limitato. Abbiamo 5 GB di storage standard 20.000 “get” richieste, 20.000 “put” richieste e 15 GB al mese di trasferimento dati. L’utilizzo è gratuito e disponibile solo per un anno.

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Altri servizi

EC2 e S3 sono i srvizi più noti che Amazon Web Services offre, a questi si affiancano una serie di altri servizi. I servizi seguenti includono anche l’offerta gratuita di primo livello della durata di un anno.

  • EBS (Elastic Block Service) è un servizio che consente di utilizzare volumi di storage da usare con istanze EC2, ogni volume è automaticamente replicato per garantire la continuità del servizio in caso guasto di un componente. È possibile specificare l’utenza di chi è in grado di accedere ai volumi EBS specifici e possono essere crittografati per una maggiore sicurezza. Si possono anche utilizzare snapshots point-in-time di volumi EBS.
  • AWS Lambda è un servizio di calcolo automatizzato per eseguire codice in risposta a eventi specifici ad esempio, un clic su un sito web, il caricamento di un tipo di file specificato, etc.. Le funzioni lambda possono essere attivate da upload di dati, aggiornamenti del flusso di dati e event-timer esterni e può essere utilizzata per attivare l’indicizzazione automatica, il controllo / scansione di anomalie, e la costruzione di altri servizi back-end. È anche possibile utilizzarlo per attivare azioni in risposta all’input da elettrodomestici intelligenti e altri Internet di dispositivi Things (IoT).
  • AWS Key Management Service integrato con altri servizi di Amazon, utilizza hardware a moduli di sicurezza (HSM) per proteggere l’integrità delle chiavi di crittografia utilizzando una gestione centralizzata. È possibile crittografare i dati memorizzati nella S3 o dati memorizzati dalle applicazioni, non importa dove siano conservati. Funziona perfettamente con CloudTrail per creare i registri che possono essere utilizzati per mostrare la conformità alle normative.
  • DynamoDB è un servizio di database NoSQL scalabile che supporta modelli di documenti e dati di valore-chiave e può essere utilizzato con tutte le applicazioni che necessitano di un database gestito.
  • RDS (Relational Database Service) è un servizio di database relazionale gestito e compatibile con MySQL, Oracle, Microsoft SQL Server PostgreSQL e Amazon Aurora. Viene eseguito il backup automaticamente e può essere utilizzato per carichi di lavoro molto pesanti.
  • CloudFront è un servizio web che è possibile utilizzare per distribuire contenuti agli utenti finali con una minima latenza. Si integra con altri servizi AWS ed è possibile utilizzare il proprio nome di dominio e il certificato SSL.
  • Mobile Analytics è per le aziende che desiderano essere monitorare in modo chiaro l’utilizzo di app mobile con rapporti consegnati entro 60 minuti dalla ricezione dei dati da un’applicazione. E ‘incluso nel AWS Mobile SDK e supporta iOS, Android e FireOS.
  • ElastiCache è un servizio web che viene utilizzato per migliorare le prestazioni delle applicazioni web con la creazione di una cache in memoria nel cloud utilizzando due motori di caching, Memcached e Redis. E ‘integrato con CloudWatch, dando più visibilità delle metriche di performance e rileva e sostituisce i nodi falliti automaticamente.
  • ELB (Elastic Load Balancing) è un servizio che è stato progettato per distribuire il traffico delle applicazioni in arrivo su più istanze di EC2 per una migliore tolleranza ai guasti nelle applicazioni. Si adatta automaticamente a soddisfare la domanda di traffico ed è integrato con Auto Scaling. Per una maggiore sicurezza, è possibile creare un bilanciamento del carico interno che utilizza indirizzi IP privati sulla rete virtuale.
  • Transcoder elastico è un servizio di transcodifica multimediale basata su cloud che è possibile utilizzare per convertire i file multimediali in formati desiderati per la riproduzione sui dispositivi degli utenti. Funziona con S3 e CloudFront.
  • CloudWatch è il servizio di monitoraggio che raccoglie e tiene traccia delle metriche di risorse cloud AWS e applicazioni. Esso controlla numerosi servizi AWS tra istanze EC2, tavoli DynamoDB, volumi EBS, istanze di database RDS, bilanciamento del carico e altro ancora. È inoltre possibile monitorare metriche personalizzate che sono generati da proprie applicazioni, utilizzare i file di log esistenti, e impostare gli allarmi in modo da ottenere le notifiche quando le metriche attraversare le soglie specificate.
  • SNS (Simple Notification Service) è un servizio di messaggistica che è possibile utilizzare per le notifiche push per i dispositivi mobili attraverso molte piattaforme (Apple, Google, Windows, FireOS). Le notifiche disponibili vanno dai messaggi di testo SMS o messaggi e-mail o per SQS code. I messaggi vengono memorizzati in modo ridondante e possono essere trasmessi a più dispositivi.
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Distribuisci i tuoi contenuti in tutto il mondo con una bassissima latenza!

Conclusione

Oggi abbiamo dato uno sguardo alla storia e ai principali servizi di Amazon Web Services. Nel prossimo articolo vedremo la struttura dei prezzi, che può essere un po ‘complessa, e guardiamo alcuni scenari dei casi d’uso per aiutarvi a decidere se uno o più componenti AWS potrebbero essere di beneficio per la vostra azienda.

Perchè Mark Zuckerberg ha donato 500.000€ alla Croce Rossa in Facebook ADS?

Perchè Mark Zuckerberg ha donato 500.000€ alla Croce Rossa in Facebook ADS?

Qual è il senso della donazione di Mark Zuckerberg, che ha donato in questi giorni ben 500.000€ alla Croce Rossa Italiana?
Proviamo a spiegarvelo con questo articolo, semplice e spannometrico.

Per chi non lo sapesse, Facebook ADS è un po’ il core business per cui il modello di Facebook sta in piedi; vi sarà capitato senz’altro di vedere dei contenuti “sponsorizzati” che vi appaiono in bacheca. Questi sono semplicemente i contenuti messi in sponsorizzazione da aziende, brand, ecc. che scelgono di investire in pubblicità online per aumentare la visibilità verso un prodotto o un servizio.

Dunque perchè Mark ha donato 500.000 di € in ADS e non li ha donati direttamente?
Facciamo un semplice esperimento, proprio con la piattaforma che si utilizza per sponsorizzare i contenuti su Facebook; ipotizziamo che la Croce Rossa, crei una pagina sul proprio sito internet (landing page) dedicata al terremoto, multilingua, raggiungibile da qualsiasi parte del globo tramite un performante cloud Amazon Web Services e permetta di ricevere una donazione tramite PayPal, Bonifico ecc.

Impostiamo la nostra campagna su scala globale, per far si che il post sia visibile da chiunque nel mondo, prendendo i principali paesi (nel nostro esperimento non abbiamo inserito tutte le maggiori nazioni ma solo alcune per questioni di tempo).

donazione mark croce rossa

Con 500.000€, e un CPC, ovvero costo per click impostato a 0,06€, otteniamo circa 8.333.333 potenziali click; il costo per click è il costo per ogni click di ogni utente sul nostro post, che viene reindirizzato al sito internet dedicato.

Simulazione campagna Zuckerberg Croce Rossa 500.000€

Facciamo un ulteriore ipotesi, e ipotizziamo che l’1 % della gente che arrivi sul sito internet delle donazioni, effettui un versamento minimo di 10€.

Cosa si ottiene? 83.333 persone che donando 10€ a testa producono ben 833.333€!
Senza contare il traffico virale che si potrebbe facilmente aggiungere, cioè di gente e amici che grazie al sistema di like e condivisioni vedono ulteriormente i contenuti sponsorizzati…

Questo è solo un calcolo a spanne, siamo sicuri che con la giusta ottimizzazione della campagna, il valore iniziale di 500.000€ può essere sicuramente raddoppiato se non triplicato. Pensiamo solo a una geolocalizzazione precisa su Dubai che permette al post di essere visto da qualche ricco petroliere che ama l’Italia…

Non dobbiamo fermarci all’apparenza dei 500.000€ che sembrano fasulli e donati in maniera virtuale da Mark, ma dovremmo tenere in considerazione che questi possono essere facilmente moltiplicati grazie al sistema Facebook ADS e la genialità di Mark!

E voi cosa ne pensate? Fateci sapere condividendo l’articolo sui vostri canali social preferiti!

Il tuo sito ovunque nel mondo: i CDN

Il tuo sito ovunque nel mondo: i CDN

Se il tuo sito è lento e la visualizzazione da mobile è un incubo, è perché probabilmente non è ottimizzato a dovere. Noi di ComoComunica siamo specializzati nel rendere accessibile il tuo sito web, sia nella visualizzazione responsive che in velocità, estremamente necessaria se hai clienti all’estero.

In questo articolo vedremo insieme come si può velocizzare il caricamento del tuo sito web rendendo disponibili, in particolare zone del mondo – Edge Location, i tuoi file come ad esempio Javascript, Css, immagini, pdf, zip e ogni genere di file.

Se hai un sito vetrina oppure un piccolo blog personale probabilmente non è necessario l’utilizzo di un CDN dal momento che il tempo di caricamento è trascurabile in funzione del numero minore di file, ma  per quanto riguarda le piattaforme medio-grandi e i siti web aziendali? Come faremo a caricare in pochi secondi il nostro sito?

Per questo esperimento abbiamo creato un account su Amazon AWS Cloud Front per il sito di ComoComunica, è un sito internet che viene definito “assets wise” cioè con una dimensione totale non inferiore a 2.1MB e con circa 116 richieste di download. In termini pratici, è un sito piuttosto pesante da caricare, sia per il browser che per il server, infatti ha molte pagine, ha un punteggio di ottimizzazione SEO del 98/100: nonostante questo risulta essere molto lento. Come mai? Abbiamo già un server di fascia alta (limitatamente ai costi contenuti). Come possiamo fare? Quale strategia adottare?

Vedremo insieme con numeri e prove che un CDN è molto importante, soprattutto se hai clienti lontani. Dover caricare un sito vetrina con pochi file è una cosa, ma caricare intere piattaforme in 1 o 2 secondi è un altro discorso.

Benchmark con e senza un CDN

Le metriche di Pingdom Tools  ci aiutano a visionare cosa viene caricato e quanto tempo ci impiega il tuo site a fare i download dei vari elementi. Il tempo di attesa per un utente finale è leggermente più corto in funzione del fatto che la piattaforma carica solo la parte del sito che l’utente visualizza al momento (caricamento asincrono – Lazy Loading). Il nostro server è abbastanza veloce, 2 Intel Xeon 3.3GHz su Nginx con cache di FastCGI e RAM da 6GB: non è poco e già così dovrebbe caricare il tutto abbastanza velocemente: eppure non è sufficiente.

Senza Amazon CloudFront, da Stockholma, Svezia

Analaisi sito web ComoComunica con Pingdom
Analaisi sito web ComoComunica con Pingdom

In questa immagine possiamo vedere che il tempo di caricamento totale è di circa 3.32 secondi, per questo esperimento ho usato il server-test situato in Stockholma, il mio sito è ospitato invece è a Vernier (Ginevra), Svizzera. Nell’immagine a destra invece puoi vedere tutti i file caricati e il loro tempo di download dal server al computer in visualizzazione.

Analaisi sito web ComoComunica con Pingdom
Analaisi sito web ComoComunica con Pingdom

Come prima, più è lontana la richiesta di visualizzazione del sito più tempo ci mette a caricarsi… Il punteggio dellla piattaforma internet si è abbassato ed è sotto il 40% e il tempo di caricamento è di circa 4.26s, questo succede quando più di 116 richieste devono viaggiare per lunghe distanze in tutto il mondo.

Con Amazon CloudFront, da Stockholma, Svezia

Adesso andiamo ad attivare il CDN da Amazon CF e automaticamente vengono predistribuiti i pacchetti nelle 55 Edge location di storage attorno al mondo. Rifacciamo le analisi con Pingdom e vediamo cosa succede.

Analaisi sito web ComoComunica con Pingdom
Analisi sito web ComoComunica con Pingdom
Perfetto! Ecco il risultato che volevamo.

Nell’immagine si può vedere che il tempo di caricamento è sceso ad 1.32s ed è più veloce rispetto al bechmark originale senza CDN. Inoltre nell’immagine a destra è possibile vedere il tempo di download delle singole risorse (assests) e quando è così breve vuole dire che la richiesta è stata memorizzata nella Edge Location ed è stata fornito dal server più vicino a quella posizione senza dover fare alcun viaggio inutile di andata e ritorno per il Globo.

Funzionerà davvero? Facciamo una prova:
Test sito web comocomunica da csn viewer checker amazon CloudFront

Conclusione

Avere un CDN per il tuo sito internet è un Must-Have, soprattutto se hai clienti all’estero e il tuo sito web viene visitato da molte parti nel mondo. Che si tratti di una piattaforma web, un sito aziendale, una rivista digitale o un e-commerce il vostro sito internet sarà molto più veloce e accessibile ovunque. Inoltre, più Edge Location vengono attivate minore sarà il tempo di caricamento.

Siamo sempre disponibili a trasmettere le conoscenze che acquisiamo tramite il nostro lavoro. Venite nella nostra Agenzia a fare un incontro senza impegno e facciamo una prova insieme, vediamo cosa possiamo migliorare ottimizzando l’accessibilità del tuo sito internet.

Chiamaci, scrivici, richiedi un appuntamento o un preventivo: siamo qui per te!